Doveva essere bellissimo controllare Heidi e Clara, chiedere loro di essere amiche per sempre, nonostante il freddo.
Chissà quanti "fiocco di neve" ha provinato.
Avrei voluto chiedergli se il nonno barbuto della svizzera più famosa dell'animazione era veramente scorbutico.
La Signorina Rottermeier ricorda vagamente un mio parente. Anna dai capelli rossi invece non mi stava simpatica.
Isao Takahata è scomparso all'età di 83 anni lasciandoci un'eredità preziosa: i ricordi della nostra infanzia.
Per anni, a braccetto con l'altra icona giapponese Hayao Miyazaki, ha raccontato favole bellissime come nessun altro ha saputo fare. Moderno e color pastello, crudo e violento, fantastico e reale.
Ha saputo inventare personaggi ormai a noi famigliari e muovere fiabe leggendarie.
La sua ultima opera "La storia della principessa splendente" è un piccolo diamante della cinematografia del Sol levante.
Ci ha commosso con una "Tomba per le lucciole", divertito con "I miei vicini Yamada" e "Panda! Go, Panda!".
Isao è stato uno scrittore di sogni.
Vi consiglio fra tutte le sue opere "Pom Poko", un lungometraggio che racconta della lotta dei tanuki (procioni) per riconquistare la propria terra strappata da un'azienda edile. Tra folklore ed educazione civica, il film è un sunto di tutti i temi trattati da Isao, Miyazaki e il loro Studio Ghibli.
Nostalgia, conflitto uomo e natura, amore, famiglia e fantasia.
Isao ci ha raccontato questo.
Gtvb