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UNA MILONGA PER EBISU (il tango in Giappone)


Tango
era una prefettura del Giappone. Scomparsa improvvisamente è stata inglobata da quella di Kyoto.
Confinava con le province di Wakasa, Tanba e Tajima.
Le città di Maizuru e Miyazu si giocavano il ruolo di capoluoghi a sasso carta e forbici.
Nel 1870, quando fu introdotto il sistema delle prefetture, la mappa del Giappone e della provincia di Tango furono riformate.
Nel 1927 un terremoto causò ingenti danni nella regione e uccise più di 3000 persone.
Tango era una prefettura, poi una città e dal 2004 è conosciuta come Kyōtango, nata dalla fusione con altri paesi limitrofi.

Questa lezione di geografia è solo per dirvi che oggi un mio amico mi ha chiesto di portarlo a ballare il tango a Tokyo.

"Mangiare una calda tazza di ramen a Shinjuku?"
"No! Voglio ballare"
"Ti porto da Don Quijote, il mega negozio che vende di tutto e sta aperto 24 ore"
"Preferisco ballare"
"Ma è venerdì! Ci sono i Salarymen che vomitano per strada!"
"Non m'interessa!"

Tango in Giappone

Hiroshi Yamao e Kyoko Yamao furono i primi giapponesi a vincere il campionato mondiale di tango nel 2009, nel 2017 fu la volta di Axel Arakaki in coppia con l'argentina Agostina Tarchini.

Tsunayoshi Megata classe 1896 era il nipote del Samurai Kaishu Katsu, famoso per essere stato il primo nobile guerriero a viaggiare negli Stati Uniti.
Nel 1920 Megata andò a Parigi per sottoporsi a un delicato intervento chirurgico.
Rimase sei anni nella capitale francese e s'innamorò perdutamente del tango nel cabaret "El Garrón".
Al suo ritorno portò con sé un sacco di dischi perché non voleva perdere il ricordo di quel ballo malinconico.
Megata ossessionato dalla Milonga aprì così la prima scuola di tango in Giappone e scrisse persino un libro per fare chiarezza sull'origine del ballo.
I giapponesi infatti pensavano che fosse una strana danza europea, visto che le etichette dei dischi erano francesi.
La popolarità di questo ballo crebbe a causa del divieto di suonare il jazz durante la seconda guerra mondiale.
Nacquero persino delle orchestre specializzate, la più famosa fu quella diretta dal maestro Shimpei Hayakawa.
Nel 1940 la soprano Noriko Awaya fu la prima a cantare sulle note di un tango.
Il medico argentino e paroliere Luis Alfredo Alposta ha dedicato un tango al barone Tsunayoshi Megata su musiche di Edmundo Rivero dal titolo "A lo Megata".

Tango Japan

Nel 1947 nel film "A ball at the Anjo House" la figlia del protagonista evita il suicidio del padre ballando un tango con lui. Da allora il tango fu considerato un ottimo anti-depressivo.

Il Giappone negli anni settanta riuscì a mantenere vivo l'interesse per il tango, quando in Argentina, durante la guerra sporca, la dittatura cercava di sopprimere ogni forma di protesta presente nell'ambiente culturale, politico e sociale.
I maestri di tango visitarono il Sol levante per insegnare e tenere seminari.
Tra il Giappone e l'Argentina ci fu una sorta di mirada, ovvero lo scambio di sguardi tra uomo e donna dove si cerca di far capire all'altro l'intenzione di ballare insieme.
Custodi dei passi più famosi, i giapponesi continuarono ad appassionarsi al tango. Non a caso a Tokyo ogni anno c'è il più grande campionato asiatico di tango argentino.

Tango Tokyo

Per il mio amico ho scelto la scuola del maestro Joe Tango a Ebisu.
Arrivarci è stata un'impresa.
Ebisu è il quartiere della birra. Qui c'è la famosa piazza Yebisu Garden Place dove una volta c'era il birrificio della Yebisu. Ora ospita un museo sulla birra.
Boccali e spillatrici la fanno da padrone.
Ma io non mi arrendo, devo trovare la scuola di Joe Tango entro le 20:00.
Ho chiesto alla mia amica Mia san di accompagnarci, ma lei si perde anche sulle scale di casa sua, quindi è utile come un cubetto di ghiaccio in Alaska.
Potremmo piangere davanti a qualche Vending Machine oppure continuare a girare in loop intorno ai palazzi.
Poi mi è bastato ascoltare.
Spegni i rumori di strada, silenzia le voci dei passanti. A un certo punto da una porta sentivamo uscire un tango a tutto volume.
In fondo a una scala ecco all'ingresso l'elegante Joe.

Joe Tango Ebisu
Il mio amico balla bene, mentre io sembro uno dei Muppet. Eravamo gli unici occidentali.
Non ho osato ballare, però mi sono divertito a guardare la gente che mi guardava.
Mi parlavano in spagnolo, ma io rispondevo in italiano. Mi parlavano in portoghese e io continuavo a rispondere in italiano.
Mi facevano i complimenti per i baffi e per la mia amica.
Non mi ero accorto che Mia san era stata letteralmente rapita da un ballerino e trascinata in pista.
Joe Tango ci ha ringraziato pubblicamente: “Dalla lontana Milano sono arrivati questi bravissimi ballerini per festeggiare insieme a noi le donne”.

Non so cosa stia succedendo, ma temo il grottesco.

Oggi Joe Tango e il suo assistente hanno voluto ringraziare le iscritte al corso e come omaggio hanno deciso di travestirsi da donna e di donare a tutte una rosa.

Joe Tango Tokyo

Di fianco a me c'era una signora di una certa età, con guanti di pizzo fino ai gomiti, scarpe con il tacco e corsetto in tinta con il suo abito.
Mi guardava e continuava a ripetermi con voce roca: "Gracias por estar aquì".

Signora sono italiano e poi non so ballare.

In una società dove il rispetto dello spazio personale è sacro e il contatto fisico in pubblico quasi un tabù, il tango sembra essersi fatto amare per contrappunto, rompendo questa regola culturale per il tempo di una Tanda.

Gtvb

Se volete andare a ballare da Joe Tango cliccate QUI.